“Abbiamo chiuso gli occhi di fronte a guerre combattute alle nostre porte, spesso per assicurare il nostro benessere dimenticandoci che la pace non dovrebbe essere un concetto relativo ma quanto più possibile universale. E che fine ha fatto quella ‘solidarietà di fatto’ che ha trovato così ampio spazio nei Trattati e così poco nelle prassi dei nostri governi?” Eva Giovannini
In Italia come in Europa assistiamo da tempo alla crescita di due fenomeni che seppur opposti nascono da un denominatore comune, l’euroscetticismo e la richiesta di “più Europa”. Fenomeni alimentati dalla sempre più diffusa convinzione che l’Unione non sia in grado di rispondere alle complesse sfide di oggi – in ambito economico come di fronte ai temi ambientali, dello sviluppo sostenibile o delle politiche migratorie – e che mostrano come per rilanciare il progetto europeo sia oggi più che mai necessaria una reale “identità del fare”. Attraverso i contributi dei giovani vincitori del premio intitolato a Jo Cox, la deputata britannica uccisa nel 2016 durante la campagna sulla Brexit e fervente sostenitrice di una società europea integrata e inclusiva, questo libro si concentra sulle sue declinazioni, dall’inclusione alla tutela dei diritti umani, dal coordinamento delle politiche sanitarie alla ricerca di nuovi ed efficaci strumenti per un’innovazione sostenibile. Perché solo con un’Europa più autenticamente solidale e capace di far fronte comune potremo evitare l’implosione di quello straordinario strumento di crescita che l’Unione può e deve ancora essere.