Nel panorama internazionale del design – e in particolare del design industriale – le imprese italiane rappresentano da oltre mezzo secolo un’eccellenza globalmente riconosciuta, tanto dal mercato, quanto dal mondo della cultura e della progettazione.

Lo testimonia il numero di prodotti delle nostre aziende che – pur realizzati per essere utilizzati nel quotidiano – sono esposti nelle collezioni permanenti dei principali musei di design e arte applicata del mondo. Lo conferma il successo di una manifestazione come il Salone del Mobile di Milano, diventata negli anni il punto di riferimento indiscusso della comunità internazionale del settore. Lo ricordano i numeri dell’economia, che descrivono un’industria capace di competere con i colossi più agguerriti – cinesi, tedeschi, americani – grazie alle armi vincenti della qualità e dell’innovazione, su cui le aziende hanno costruito nel tempo la loro credibilità, superando spesso anche quel limite dimensionale che, in altri settori, è spesso un freno alla crescita sui mercati globali.

Proprio la capacità di fare qualità e innovazione è il filo conduttore che lega le dieci storie raccolte in questo volume, scelte come rappresentative dei migliori valori di questa industria. Non è mai facile operare una selezione. Tantomeno lo è in un settore, quello dell’arredo-design, che nel nostro Paese esprime tante eccellenze.

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In questo caso abbiamo seguito alcuni criteri-guida, come la storicità del marchio, la riconoscibilità degli oggetti prodotti (spesso vere e proprie icone del made in Italy nel mondo), ma anche l’attitudine a sperimentare, a investire in ricerca e sviluppo, in nuove tecnologie produttive o di processo, che in molti casi hanno segnato tappe decisive nell’evoluzione di questo settore manifatturiero.

Ci siamo focalizzati su un territorio, quello della Lombardia e del Piemonte, che storicamente ha alcuni tratti comuni, tra cui l’emergere prima che altrove (tra gli anni Cinquanta e Sessanta) di una cultura del progetto e di una produzione su scala industriale.

Ne abbiamo indagato la storia, per comprendere le radici di questa capacità innovativa che non rinnega mai il passato, ma anzi lo rivendica con orgoglio. Ne raccontiamo il presente e il futuro, che attraversano il delicato tema del passaggio generazionale e la costruzione di modelli di proprietà e gestione in grado di affrontare sfide come la globalizzazione e la digitalizzazione. Vedremo che le aziende fanno scelte differenti, ma tutte efficaci. Perché tutte guardano avanti.

Giovanna Mancini

Giovanna Mancini è giornalista del Sole 24 Ore, dove si occupa di temi economici legati all’industria italiana, in particolare quella dell’arredo-design, al mondo dei consumi e alla cultura. Icone è il suo primo libro.