Cinque miliardi di umani connessi alla rete; una Babilonia in cui molti parlano ma pochi colgono il senso dei discorsi. In questo libro Emanuele Bevilacqua esplora il rapporto fra concentrazione umana e media digitali, dimostrando come l’attenzione, sempre più sollecitata e messa a dura prova dai device, sia una merce preziosa nell’era dell’informazione. Attraverso una prospettiva storica, psicologica ed economica, Bevilacqua rivela come questa sia al tempo stesso una risorsa limitata e un campo di battaglia per i media e i grandi player come Google, Amazon e OpenAi.
Misurare il valore economico della nostra attenzione
Nell’economia dell’attenzione, infatti, il tempo diventa una sorta di moneta: non è più sufficiente sapere “quanti”, ma è fondamentale conoscere “quanto a lungo” e “con quale intensità”. Questo è vero soprattutto nel mondo dei nuovi media, dove la distrazione è a portata di click e dove un articolo, un video o una canzone possono essere abbandonati in qualsiasi momento. Le piattaforme moderne offrono strumenti sempre più avanzati per misurare questo nuovo tipo di engagement. Analytics sofisticati permettono agli editori di valutare non solo quanti utenti visitano una pagina, ma quanto tempo trascorrono su di essa, quale contenuto visualizzano con maggiore attenzione e come interagiscono attraverso commenti e condivisioni. Queste informazioni sono fondamentali, non solo per gli editori, ma anche per i potenziali inserzionisti pubblicitari, che cercano un ritorno sull’investimento più significativo e mirato. Tutto ciò sta notevolmente cambiando il nostro mondo e il nostro mondo di vivere la stessa realtà quotidiana.