“Guida razionale per elettori emotivi è al tempo stesso divertente e inquietante. Accattivante fin dal titolo, si propone come una guida per aiutare ‘gli elettori indifesi’ a muoversi nel grande oceano dei trabocchetti elettorali, insegnando loro a evitare le trappole emotive disseminate lungo il cyber-sentiero che porta al seggio. Ma questo è solo il primo livello di lettura: ce n’è un altro più profondo e, appunto, in grado di suscitare una certa inquietudine. Esso rispecchia la funzione capillare della rete informatica in cui siamo immersi e che ha il punto di ricaduta più immediato nelle scelte elettorali, o per meglio dire nella formazione di un’opinione pubblica nel senso più ampio del termine. In realtà la società del web va oltre: l’ignoranza diventa quasi un valore aggiunto. Giudizi e pregiudizi fossilizzati sugli “smartphone” creano circuiti chiusi in cui diversi gruppi si confrontano e quasi sempre s’insultano in base a preconcetti resi compatti e pressoché insuperabili proprio dal meccanismo del web.
Qui nasce la crescente radicalizzazione che è tipica dei nostri tempi e certo non solo in Italia.”
Dalla prefazione di Stefano Folli
La ben nota tendenza a cercare e ricordare le notizie consolatorie, quelle che confermano i nostri desideri, può manifestarsi con una virulenza ignota inpassato. Gli scienziati cognitivi parlano di “tendenza alla conferma” e hanno scoperto che è una trappola subdola in cui cascano anche intelletti raffinati. È molto difficile un atteggiamento mentale tale per cui una persona prima fa un’ipotesi e poi cerca di vedere se funziona presentando o andando in cerca di casi che potrebbero metterla in crisi. La morale è che se siamo immersi in un ambiente che condivide certi pre-giudizi, scambiati per giudizi, è probabile che, in buona fede, finiremo per crederci anche noi.