Recep Tayyip Erdoğan, dodicesimo presidente della Repubblica di Turchia, è una figura che unisce e che divide: amato fino alla venerazione o contestato fino al disprezzo, nei quasi vent’anni della sua ascesa al potere il leader conservatore ha trasformato il suo Paese dando voce a settori della società che erano ai margini della vita politica fino al suo arrivo, e al tempo stesso imbavagliando i dissidenti.
Ma chi è veramente Erdoğan, e a cosa deve il suo successo? La sua affermazione è solamente frutto di coercizione, corruzione e metodi clientelari, come vogliono gli oppositori, o c’è invece sostanza nel suo modello politico?
Attraverso un viaggio che ripercorre le principali fasi della sua vita privata, dalle umili origini al potere assoluto, e del suo percorso politico, questo libro rivela i tratti meno conosciuti della personalità del leader turco, analizzando le peculiarità della cornice ideologica creata intorno alla sua figura, il sovranismo islamico, e restituendo un ritratto accurato di una delle figure più importanti e complesse del Medio Oriente contemporaneo.
“Non è facile nei lavori di scienza politica tenere insieme le due dimensioni: quella della ricostruzione biografico-psicologica e quella dell’analisi in chiave socio-istituzionale. Così come non è frequente nella letteratura politologica contemporanea vedere la prospettiva storico-concettuale conciliarsi con quella empirico-descrittiva. Federico Donelli è riuscito nell’impresa”
Dalla prefazione di Alessandro Campi