I politici mentono. Di continuo, senza vergogna. Oppure no, dicono la verità. O forse solo alcuni, forse solo in certi casi. In questo piccolo libro John Mearsheimer, uno dei principali esperti al mondo di politica internazionale, tenta un’operazione mai tentata da nessuno per la sua portata: esplorare il tema della menzogna e del suo peso in politica. Nel delicato campo della politica internazionale, le bugie possono assumere forme diverse: deliberate falsità, omissioni, allarmismi, creazione di miti nazionalisti. E se mentire molto spesso può provocare guerre, nelle verità parziali si annidano le tesi complottistiche, nei miti della nazione il totalitarismo e l’oppressione, e l’assoluta realtà dei fatti rimane quasi sempre una mera questione di opinione. Ma se i leader mentono, lo fanno perché sono malvagi o c’è qualcosa in più? Se le bugie hanno le gambe corte, perché è al loro passo che spesso scelgono di muoversi i movimenti politici? E in quali situazioni, invece, possiamo essere certi che i politici dicano la verità? Una piccola guida per trovare l’equilibro sullo scivoloso terreno del vero e del falso, e una teoria politica della bugia piena di sorprese – tutte rigorosamente vere.
“Un appassionante racconto sulle più grosse e grasse bugie dei grandi leader mondiali.”
WashingtonPost